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Cibo e Superstizione. Perché “Non si Sa Mai”
Cibo e Superstizione. Perché “Non si Sa Mai”

Molte delle abitudini che accompagnano i nostri rituali a tavola affondano le radici nella tradizione, tramandandosi di generazione in generazione.  Col tempo, queste pratiche sono diventate parte integrante della nostra gestualità quotidiana, un mix di usanze, credenze e, talvolta, un pizzico di scaramanzia.

Non è un caso che il filosofo napoletano Benedetto Croce abbia detto: “Non credo alle superstizioni, ma ne tengo conto.

 

E noi aggiungiamo, con un sorriso: "Perché non si sa mai!"

Cibo e Fortuna: simboli di abbondanza e protezione

 

Tra le tradizioni più radicate, soprattutto in Italia, il legame tra il cibo e il buon auspicio è indissolubile. A Capodanno, ad esempio, è quasi un sacrilegio non servire un piatto di lenticchie, simbolo di prosperità e abbondanza. La forma rotonda e piatta delle lenticchie richiama quella delle monete, e l’abbondanza nel piatto simboleggia l’augurio che il nuovo anno riempia anche il nostro portafoglio.

 

Anche il vino ha il suo ruolo nelle credenze popolari. Se dovesse accidentalmente rovesciarsi sulla tavola, niente paura: è considerato un segno di fortuna. La tradizione vuole che ci si bagni le dita con il vino caduto e ci si tocchi dietro le orecchie, per attirare a sé ricchezza e prosperità.

 


Nella cultura popolare, in particolare nel Sud Italia, il peperoncino è il simbolo per eccellenza della scaramanzia. Oltre a essere un ingrediente fondamentale in cucina, il peperoncino è spesso appeso alle porte o ai balconi. Si ritiene infatti che i suoi semi piccanti abbiano il potere di allontanare le malelingue e il malocchio.

La sua forma allungata e il colore rosso acceso, che richiama la vitalità e l’energia, lo rendono un perfetto amuleto portafortuna, capace di tenere lontani gli influssi negativi. Ancora oggi, non è raro vedere piccoli peperoncini portati come ciondoli, a testimonianza di questa credenza radicata.

 

Accanto al peperoncino, troviamo un altro grande protagonista della tradizione scaramantica: l’aglio. Da secoli considerato un potente talismano contro la sfortuna, l’aglio è spesso utilizzato per creare corone da appendere alle finestre, alle porte di casa o persino da indossare al collo.

Secondo le leggende popolari, l’aglio non è solo un rimedio naturale dalle proprietà benefiche, ma anche un’arma spirituale per tenere lontani i demoni, le streghe e i vampiri. Questo mito, diffuso in molte culture, è stato immortalato in numerose storie e film, consolidandolo come un simbolo universale di protezione.

 

Le superstizioni e i rituali legati al cibo rappresentano un patrimonio culturale che mescola saggezza popolare, spiritualità e un pizzico di magia. Sono piccoli gesti e credenze che, pur nella loro semplicità, ci legano alle nostre radici, trasformando ogni momento a tavola in un rito ricco di significati.

 

E allora, che siate scettici o meno, ricordate sempre: “Non si sa mai!”

Insalata Aromatica di Orzo con Ceci e Tonno
Insalata Aromatica di Orzo con Ceci e Tonno

L'orzo, un cereale dalle mille sfaccettature, è ricco di proprietà benefiche, tra cui fibre, vitamine del gruppo B e minerali come magnesio, ferro e fosforo.

Grazie al suo contenuto di carboidrati complessi, è un alleato ideale per chi cerca energia duratura senza appesantire. Inoltre, è noto per il suo effetto saziante, perfetto per piatti che soddisfano e nutrono senza appesantire.

 

L’orzo è un cereale versatile che sposa volentieri robuste e corroboranti zuppe invernali, raffinati “orzotti” o insalate fredde, come in questo caso.

In questa versione di insalata estiva, l'orzo si abbina armoniosamente ai ceci, al tonno e al rosmarino, in una combinazione di sapori freschi e bilanciati. Un piatto croccante che, nella sua semplicità, diventa una prelibatezza.  

 


Ingredienti per 4 persone

  • 200 grammi di orzo perlato
  • Olio extravergine di oliva q.b.
  • 1 cucchiaino colmo di paprika affumicata + un po’ per cospargere l’insalata prima di servirla.
  • 140 grammi di ceci secchi precedentemente ammollati e lessati oppure ceci in scatola di alta qualità, sgocciolati e sciacquati con acqua fredda
  • 80 grammi di tonno in olio extravergine di oliva sgocciolato
  • 12 cipolline sott’aceto sgocciolate
  • 1 cucchiaino circa di aghi di rosmarino fresco finemente tritati al momento + 4 cime per decorare
  • 1 limone non trattato
  • Sale q.b.
  • Pepe nero macinato al momento q.b.

 

Preparazione

 

1. Portate a bollore abbondante acqua salata e lessatevi l’orzo seguendo i tempi indicati sulla confezione (10 minuti nel nostro caso).

 

2. Scolate il cereale e raffreddatelo sotto acqua corrente, scolandolo nuovamente per eliminare ogni traccia di liquido.

Stendetelo su un piatto largo e lasciatelo asciugare.

 

3. In una padella antiaderente, versate poco olio e aggiungete la paprika. Scaldate a fiamma dolce, unite i ceci, saltandoli per circa 3 minuti.

Spegnete il fuoco e fate raffreddare.

 

4. In una ciotola capiente, unite l’orzo, i ceci, il tonno, le cipolline e il rosmarino tritato. Grattugiate un po' di scorza di limone per un tocco unico.

Condite con succo di limone appena spremuto, olio, sale e pepe,e mescolando con cura.

 

5. Prima di servire, lasciate riposare l’insalata fuori dal frigorifero per evitare che sia troppo fredda e per mantenerla alla giusta temperatura. Sporzionate l’insalata di orzo nelle ciotoline, cospargete con un po’ di paprika, decorte con il rosmarino restante.

Infine servite.

 

Questa insalata di orzo è ideale per un pranzo leggero e saziante o per un piatto unico da condividere. Buon appetito

 

 

Tips&Abbinamenti

 

Per accompagnare questa insalata di orzo con ceci, tonno e rosmarino, consigliamo abbinamenti alcolici freschi, leggeri e capaci di esaltare la delicatezza degli ingredienti senza sovrastarne i sapori.

 

  • Come vino bianco potreste optare per un Verdicchio dei Castelli di Jesi: La sua struttura media non copre i sapori delicati degli altri ingredienti e si sposa con l’agrumato del limone.

 

  • Se preferite un rosé, scegliete qualcosa di delicato come un Cerasuolo d’Abruzzo che, ben strutturato, grazie al suo sapore fruttato e la leggera acidità lo rendono perfetto per un piatto fresco come questo.

 

  • Per gli amanti della birra, selezioniamo una Pilsner, una lager chiara e fresca, leggermente amara e che bilancia la corposità del tonno e la sapidità del piatto.

 

 

Buon Appetito!

Caprese con Filetto di Cefalo Affumicato
Caprese con Filetto di Cefalo Affumicato

La caprese è un piatto tradizionale italiano, originario dell'isola di Capri, composto da pomodori freschi, mozzarella di bufala o fiordilatte, basilico, olio extravergine d'oliva, sale e pepe.

 

È un antipasto estivo molto apprezzato per la sua semplicità e freschezza e davvero versatile.

Nella nostra versione, infatti, la caprese è ancora più irresistibile grazie all’aggiunta di un pregiato Filetto di cefalo, pescato con maestria e affumicato secondo tradizione dalla Cooperativa I Pescatori di Orbetello.

 

Il tutto è esaltato dall’intenso profumo e dalla delicatezza dell’olio extravergine di oliva “Feudotto Val di Mazara”, un’eccellenza siciliana prodotta con passione dalla cooperativa La Goccia d’Oro di Menfi, Agrigento.

 

Un connubio perfetto per chi desidera assaporare l’autenticità del Mediterraneo, tra note affumicate.

 

Ingredienti per 4 persone

 

  • 4 pomodori medi costoluti
  • 4 mozzarelle (da 125 g cadauna)
  • 100 g Filetto di cefalo affumicato Cooperativa I Pescatori Orbetello
  • Olio extravergine d’Oliva Feudotto Val di Marzara La Goccia d’Oro q.b.
  • 20 foglie di basilico
  • Sale q.b.
  • Peperoncino q.b.

 

Preparazione


1. Lavate accuratamente i pomodori sotto l'acqua corrente, rimuovete il picciolo e asciugateli con un panno pulito. Se preferite, scottate i pomodori velocemente in acqua bollente per pelarli più facilmente.

Tagliate i pomodori a fette spesse circa mezzo centimetro e mettete da parte.

 

2. Prendete la mozzarella di bufala (preferibilmente fresca) e tagliatela a fette regolari di circa mezzo centimetro.

Assicuratevi che la mozzarella sia ben sgocciolata per evitare che rilasci troppo liquido.

 

3. Prendete il filetto di cefalo (o altro pesce bianco a scelta), rimuovete la pelle e tagliatelo a fettine sottili. Se volete, marinatelo con un filo di olio d'oliva, un pizzico di sale, pepe e qualche goccia di succo di limone per qualche minuto prima di aggiungerlo alla preparazione.

 

4. Assemblate disponendo nei piatti le fette di pomodoro con quelle di mozzarella, alternate. Sistemate le fette in modo armonioso, creando un bel contrasto tra i colori vivaci del pomodoro e il bianco della mozzarella.

 

5. Condite con sale e pepe nero macinato al momento. Adagiate le foglie di basilico fresco (meglio se le spezzate a mano per non schiacciarle) sopra le fette di pomodoro e mozzarella.

Disponete le fettine di cefalo sopra ogni porzione.

 

6. Completate con un filo di olio extravergine d'oliva di alta qualità, distribuendolo uniformemente.

Aggiungete una spolverata leggera di peperoncino fresco tritato o in polvere per un tocco di piccantezza (facoltativo). Se volete, aggiungete qualche goccia di aceto balsamico per un contrasto agrodolce.

Grattugiate anche un po’ di scorza di limone per dare freschezza e un aroma agrumato.

 

Lasciate riposare l’insalata per qualche minuto prima di servirla, così i sapori si amalgameranno al meglio. Questa versione arricchita è perfetta come piatto principale nelle calde giornate estive o come antipasto raffinato.

 

 

Tips

Se vi piace, aggiungete qualche nocciola tostata tritata finemente per un tocco croccante. o spolverare con un po’ di ricotta salata grattugiata per un sapore più deciso

Paccheri Rigati con Vongole e Zucchine
Paccheri Rigati con Vongole e Zucchine

C’è chi è già in ferie, assaporando il meritato relax fronte mare con un calice di vino bianco e uno spaghetto alle vongole.

E poi c’è chi, ancora in ufficio, sogna ad occhi aperti quel momento.

 

Per ingannare l’attesa e portare un po’ di atmosfera marina nella vostra cucina, oggi vi proponiamo una ricetta estiva e intramontabile: Paccheri con Vongole e Zucchine.

 

Un primo piatto di pesce semplice e ricco di gusto, perfetto per evocare il profumo di iodio e il rumore delle onde, ovunque voi siate.

Le zucchine, ingrediente spesso protagonista della cucina di mare, donano un piacevole contrasto dolce-salato, esaltando il sapore delicato delle vongole.

 

Per dare un tocco superlativo alla ricetta di oggi, abbiamo utilizzato un’eccellenza della cooperazione agroalimentare. Il Novolio IGP Sicilia, olio extravergine di Oliva prodotto dalla cooperativa La Goccia d’Oro di Menfi (AG), spremuto a freddo e non è filtrato.

La cooperativa dal 1974, distribuisce olio extra vergone di oliva delle terre siciliane in base ai valori di qualità e trasparenza.

 

Il risultato? Un piatto che profuma di mare e racconta il Sud. 

 

Ingredienti

 

  • 400 g di paccheri rigati
  • 300 g di zucchine
  • 300 gr di vongole veraci
  • Olio extra vergine di oliva Cooperativa La Goccia d’Oro
  • Sale q.b.
  • Pepe Nero q.b
  • Basilico q.b.

 

 

PREPARAZIONE

 

1. In una padella capiente, fate soffriggere leggermente uno spicchio d’aglio sbucciato con un filo generoso di olio extravergine d’oliva.

 

2. Nel frattempo, lavate e tagliate le zucchine a cubetti o "a funghetto". Aggiungetele nella padella e cuocetele a fiamma media per circa 7-10 minuti, mescolando di tanto in tanto, fino a doratura.

Una volta pronte, trasferite le zucchine in un piatto, mantenendo l’olio in padella.

 

3. Sciacquate accuratamente le vongole sotto acqua corrente per eliminare eventuali residui di sabbia. Versatele nella padella con l’olio aromatizzato all’aglio e coprite con un coperchio. Cuocete a fiamma vivace fino a quando non si saranno aperte.

Aggiungete le zucchine e amalgamate il tutto, lasciate riposare per 4-5 minuti.

 

4.Portate a bollore una pentola con acqua leggermente salata e cuocete i paccheri. Scolateli 5 minuti prima del tempo indicato sulla confezione, conservando un mestolo di acqua di cottura.

Aggiungete i paccheri scolati nella padella con le vongole. Unite il mestolo di acqua di cottura e fate saltare il tutto per 4 minuti a fiamma viva, mescolando spesso.

A questo punto, incorporate anche le zucchine, amalgamando delicatamente gli ingredienti per qualche minuto a fuoco spento.

 

5 .Lasciate riposare il piatto per 3 minuti, affinché i sapori si armonizzino. Impiattate e guarnite con foglie di basilico fresco e una spolverata di pepe nero appena macinato.

 

 

Tips & Abbinamenti

Per i primi piatti di mare a base di vongole consigliamo di abbinare un vino bianco dalle note minerali, come un Vermentino di Toscana IGT, o un rosè asciutto e fermo come il Cerasuolo d’Abruzzo DOC.

 

 

 

Che siate in vacanza o ancora in città, concedetevi questo assaggio d’estate e lasciatevi conquistare dai sapori autentici di una tradizione che non passa mai di moda.

Mapo: Tutti i Benefici dell’Agrume Ibrido Italiano
Mapo: Tutti i Benefici dell’Agrume Ibrido Italiano

Il mondo della frutta ibrida riserva sorprese inaspettate: alcuni frutti hanno origini antiche, mentre altri sono recenti creazioni dall’aspetto esotico e dai sapori innovativi.

Anche la fragola e il pompelmo sono il risultato di incroci naturali o artificiali.

 

La stessa vasta gamma di agrumi che oggi conosciamo deriva da sole tre specie originarie: il mandarino, il cedro e il pomelo.

Tra gli ibridi più apprezzati in Italia troviamo il mapo, un frutto nato nel 1950 dall’incrocio tra il mandarino Avana e il pompelmo Duncan. Questo esperimento di agrumicoltura è statO condotto presso il Centro di Ricerca per l’Agrumicoltura e le Colture Mediterranee.

Oggi, il mapo, particolarmente diffuso in Calabria e Sicilia, rappresenta un’eccellenza dell’agrumicoltura italiana.

La buccia è sottile e di colore verde. La polpa arancione è succosa e caratterizzata da un sapore molto particolare, in grado di unire le note aspre e amare del pompelmo con quelle dolci e aromatiche del mandarino.

 

Scoprirlo significa aggiungere un ingrediente prezioso alla propria dieta e godere di un frutto che unisce gusto e salute in modo perfetto.

 

 

Le Proprietà Nutrizionali e i Benefici per la Salute

 

Il mapo non è solo una delizia per il palato, ma anche un vero alleato del benessere. Grazie alla sua ricca composizione di vitamine e minerali, offre numerosi benefici per l’organismo.

 

Rinforza il sistema immunitario grazie all’elevato contenuto di vitamina C, fondamentale per la prevenzione di raffreddori e influenze.

 

Azione antiossidante: combatte l’invecchiamento cellulare e previene la formazione dei radicali liberi, grazie alla presenza di flavonoidi.

 

Effetto antinfiammatorio, utile per contrastare stati infiammatori cronici e migliorare la salute generale dell’organismo.

 

Favorisce il rilassamento: il suo aroma e le sue proprietà lo rendono un valido aiuto contro lo stress e l’insonnia.

 

Regola il colesterolo: aiuta a ridurre i livelli di colesterolo cattivo (LDL), favorendo la salute cardiovascolare.

 

Azione drenante e anticellulite: la vitamina C stimola la produzione di collagene e favorisce il drenaggio dei liquidi in eccesso, migliorando la circolazione e contrastando la ritenzione idrica.

 

Facilita la digestione: grazie ai suoi enzimi naturali, il mapo stimola la funzione digestiva e aiuta a ridurre gonfiori e pesantezza.

 

 

Gli Utilizzi del Mapo in Cucina

Nonostante il suo gusto asprigno possa non essere apprezzato da tutti se consumato fresco, il mapo si presta a molteplici utilizzi in cucina:

  • Liquori e cocktail: il succo di mapo è un’ottima base per la preparazione di liquori artigianali e bevande rinfrescanti.
  • Condimenti e vinaigrette: il suo succo acidulo esalta il sapore delle insalate e delle marinate.
  • Dolci e lievitati: viene impiegato per arricchire impasti e creme, come nella preparazione del mapopan, un dolce tipico del Molise.
  • Torte e crostate: il suo aroma si sposa perfettamente con la pasticceria, donando un tocco agrumato e fresco a qualsiasi dessert.

 

Non vi resta che provarlo e farci sapere!

Lasagne alla Crema di Asparagi e Prosciutto Cotto
Lasagne alla Crema di Asparagi e Prosciutto Cotto

Oggi vi proponiamo un piatto raffinato e ricco di sapori equilibrati: una deliziosa lasagna agli asparagi con prosciutto cotto e raspadura.

Le lasagne sono un classico che non delude mai, e questa versione unisce la delicatezza degli asparagi con la cremosità della besciamella e il gusto inconfondibile della raspadura, un formaggio tipico lodigiano.

 

Il termine raspadura in dialetto lodigiano indica il particolare metodo di raschiatura del formaggio, che viene ridotto in sottili petali. In passato, questa tecnica veniva usata per recuperare forme di formaggio imperfette.

In questa ricetta, la raspadura creerà una crosticina dorata e irresistibile sulla nostra lasagna, conquistando tutti.

 

 

 Ingredienti

 

Per la lasagna

 

  • Fogli di lasagna già pronti
  • 200 g di prosciutto cotto
  • 200 g di raspadura (formaggio tipico lodigiano)

 

Per la besciamella

 

  • 1 l di latte di riso al naturale non zuccherato
  • 80 g di olio extravergine d'oliva
  • 80 g di farina di riso
  • 1 pizzico di noce moscata
  • Sale q.b.

 

Per la crema di asparagi

 

  • 2 mazzi di asparagi
  • 200 ml di panna di riso
  • Olio extravergine d'oliva q.b.
  • Sale e pepe q.b.

 

 

Preparazione

 

1. Crema di asparagi

 

Lessate gli asparagi in abbondante acqua salata, scolateli e trasferiteli in un mixer.Aggiungete un cucchiaio di olio extravergine d'oliva e la panna di riso. Frullate fino a ottenere una crema liscia e omogenea. Aggiustate di sale e pepe e mettete da parte.

 

2. Preparazione della besciamella

 

Versate il latte di riso in una pentola e scaldatelo fino a sfiorare il bollore. Aggiungete l'olio extravergine d'oliva e la farina di riso, un cucchiaio alla volta, mescolando costantemente con una frusta per evitare la formazione di grumi. Continuate a mescolare a fuoco medio fino a ottenere una consistenza cremosa. Insaporite con un pizzico di sale e noce moscata.

 

3. Assemblaggio della lasagna

 

Preriscaldate il forno a 200°C. Distribuite due cucchiai di besciamella sul fondo di una pirofila. Adagiate il primo strato di fogli di lasagna e ricoprite con crema di asparagi, besciamella, prosciutto cotto e raspadura.

Proseguite con altri strati fino a esaurire gli ingredienti, terminando con besciamella, raspadura e un filo d'olio extravergine d'oliva.

 

4. Cottura

 

Infornate per circa 30 minuti, fino a ottenere una crosticina dorata e croccante in superficie. Sfornate e lasciate riposare per qualche minuto prima di servire.

 

 

 

Tips & Abbinamenti

Per accompagnare la vostra lasagna asparagi e raspadura con un calice di vino, consigliamo un bianco fresco e aromatico, come una Lugana DOC, che ne esalta la cremosità senza sovrastare il sapore delicato degli asparagi.

 

In alternativa, un Gavi di Gavi DOCG, ottima scelta per valorizzare i sapori del piatto. Per un abbinamento più audace, un Franciacorta Satèn o un Metodo Classico Brut conferiranno un tocco di eleganza con le loro bollicine delicate.

Insalata di Riso al Sapore di Mare
Insalata di Riso al Sapore di Mare

L’insalata di riso è un classico piatto italiano, tipicamente estivo, leggero e nutriente, ideale per rinfrescarsi nelle giornate calde.

 

Ricca di ingredienti freschi e variopinti, è una pietanza perfetta per i pranzi in spiaggia, i picnic in pineta e le cene all'aperto.

Oltre ad essere gustosa, è un piatto bilanciato che apporta carboidrati complessi, proteine nobili e grassi sani, contribuendo a un pasto completo e salutare.  

 

Ingredienti Selezionati (per 4 persone)

 

  • 350 g Riso Parboiled: ha un indice glicemico più basso rispetto al riso bianco tradizionale e mantiene meglio le fibre e i sali minerali.
  • 400 g di Pesce Misto Fresco per insalate: fornisce proteine di alta qualità e acidi grassi omega-3, essenziali per la salute cardiovascolare (si trova già pronto e pulito nelle pescherie).
  • 20 Pomodorini Datterini: ricchi di licopene, un potente antiossidante che aiuta a contrastare l’invecchiamento cellulare.
  • 1 tazza di Pisellini Primavera: apportano fibre, vitamine del gruppo B e proteine vegetali, favorendo la digestione e il benessere intestinale.
  • 4 cucchiai di Olive Taggiasche denocciolate: ottima fonte di grassi monoinsaturi, utili per il cuore e per mantenere sotto controllo il colesterolo.
  • 2 mazzetti piccoli di Rucola: ricca di vitamina K e composti solforati che supportano la depurazione del fegato.
  • 1 limone
  • Olio extravergine di oliva q.b: un toccasana per il sistema cardiovascolare grazie alla sua alta concentrazione di polifenoli e acidi grassi sani.
  • Sale q.b.: poco, utilizzato per la cottura del riso e del pesce.  

 

Preparazione

 

1. Lessate il riso in abbondante acqua salata per il tempo indicato sulla confezione (circa 10-12 minuti). Scolate, passatelo sotto acqua fredda per fermare la cottura e mettetelo da parte in una ciotola capiente, sgranandolo con una forchetta.

 

2. Lessate il misto di pesce per 10-15 minuti in acqua leggermente salata, poi scolatelo e lasciatelo raffreddare.

 

3. Cuocete i pisellini in acqua bollente per 7-10 minuti, poi scolateli e fateli raffreddare.

 

4. Tagliate i pomodorini a metà e tritate grossolanamente la rucola se le foglie sono grandi. In una ciotolina, emulsionate l’olio extravergine di oliva con il succo di limone, un pizzico di sale, pepe nero e, se gradito, uno spicchio d’aglio schiacciato per un sapore più intenso.

 

5. Unite tutti gli ingredienti nella ciotola con il riso, mescolate delicatamente e aggiungete il condimento. Completate con una grattugiata di scorza di limone per un tocco di freschezza.

 

Lasciate riposare in frigorifero per almeno 30 minuti prima di servire, così i sapori si amalgameranno al meglio.

 

 

Questa insalata di riso non è solo deliziosa e colorata, ma anche un'ottima opzione salutare e completa per un pasto equilibrato!

Parma - Capitale della Cultura Alimentare
Parma - Capitale della Cultura Alimentare

In questo articolo non ci limiteremo a condividere ricette, ma vi porteremo a esplorare la ricca tradizione gastronomica di una delle città più affascinanti d’Italia: Parma, Capitale Italiana della Cultura 2020+2021.

 

Dichiarata Città Creativa della Gastronomia dall’Unesco nel 2015, Parma vanta un prestigio internazionale grazie alla presenza dell’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare), di Alma, la celebre scuola di cucina internazionale, e di un esclusivo sistema di musei dedicati al cibo. Quella che vi proponiamo è una Parma autentica, culla di tradizioni enogastronomiche che mescolano influenze barocche, illuministe, rivoluzionarie, contadine e imprenditoriali.

 

Tra i suoi prodotti tipici spiccano vere eccellenze del gusto: il Prosciutto di Parma DOP, il Parmigiano Reggiano DOP, il Culatello di Zibello DOP, il Salame di Felino IGP, oltre a prelibatezze locali come il Sorbolino, il Nocino e il Malvasia dei Colli di Parma DOC.
Il legame tra Parma e il cibo: una storia millenaria

 

Le radici del rapporto tra Parma e il cibo affondano nell’epoca romana, quando i prosciutti stagionati nel parmense erano molto apprezzati nella capitale dell’Impero.

Nel Medioevo, invece, i monaci benedettini perfezionarono il processo di produzione del Parmigiano Reggiano, mantenuto pressoché invariato fino a oggi.

Durante l’800, Parma si affermò come centro industriale per la trasformazione del pomodoro e vide nascere un piccolo negozio di panetteria, la Barilla, che si sarebbe trasformato in un leader mondiale nella produzione di pasta e prodotti da forno.

 

Nel '900, Parma fu protagonista di importanti innovazioni alimentari con la nascita della Stazione Sperimentale delle Conserve Alimentari e della Mostra delle Conserve, precorritrice dell’odierno Cibus, la Fiera Internazionale dell’Alimentazione. Nello stesso periodo furono istituiti i Consorzi di tutela dei prodotti tipici, un pilastro della valorizzazione del patrimonio enogastronomico locale.



PIATTI DELLA TRADIZIONE PARMENSE

 

Anolini in brodo


Un’icona della cucina parmense, gli “Anolini” sono piccoli dischetti di pasta dal diametro di circa 2,8 cm, farciti con un impasto di Parmigiano Reggiano, pane grattugiato, tuorlo d’uovo e sugo ristretto di stracotto di manzo. Questo piatto tradizionale, servito rigorosamente in brodo, accompagna tutto l’anno, persino durante Ferragosto, i pranzi e le cene in famiglia.  

 

Bomba di riso


La Bomba di riso è una ricetta scenografica e ricca di sapori. La preparazione originale prevede un ripieno di piccione, anche se oggi vengono spesso utilizzate carni di manzo e maiale. Il riso, cotto in un soffritto classico con brodo di carne, viene disposto a strati in una teglia a forma di ciambella, lasciando spazio al centro per accogliere il ripieno di carne. Dopo essere stato ricoperto con il riso rimanente e infornato, il piatto viene servito con abbondante Parmigiano. Buono, davvero!

 

Rosa di Parma


Un secondo piatto elegante che racchiude l’essenza del territorio. La Rosa di Parma è un rotolo di carne di manzo farcito con Prosciutto di Parma, Parmigiano Reggiano e Lambrusco. Questo piatto, dal sapore intenso, si sposa perfettamente con un calice di buon vino rosso locale, rappresentando una delle eccellenze della cucina parmense.

 

Spongata


Tra i dolci tradizionali, spicca la “Spongata”, tipica soprattutto della zona di Busseto. Questa torta dal sapore speziato e aromatico è arricchita con un ripieno di noci, pinoli, uvetta, scorze di cedro, miele e spezie come cannella, chiodi di garofano e noce moscata. Perfetta per concludere un pranzo dedicato alle delizie di Parma, la Spongata è un dolce che celebra al meglio le tradizioni locali.

 

 

Parma non è solo una città, ma un viaggio nel gusto, nell’arte e nella cultura. Lasciatevi ispirare dalla qualità delle sue tradizioni.

 

 

Curiosità

 

Parma ha vissuto un biennio da Capitale Italiana della Cultura perché nel 2020, al primo anno di nomina, fu costretta a fermarsi per via dell’emergenza COVID-19. il Governo si mosse con decisione e velocemente per rinnovare il mandato per l'anno seguente e permettere lo svolgersi di un calendario ricchissimo di eventi, pronti a raccontare le tante anime della città.

Crostata Matta di Frutta Estiva
Crostata Matta di Frutta Estiva

Anche d'estate, concedersi un momento di dolcezza è un piccolo lusso che meritiamo. Basta superare l’idea che forno e caldo non vadano d’accordo.

 

La crostata che vi proponiamo oggi è un dessert veloce ed irresistibile. La base è una fragrante pasta matta ai cereali, leggermente dolce, che accoglie un’esplosione di sapori grazie ai fichi freschi e alla marmellata di prugne gialle fatta in casa.

Perfetta da gustare con una tisana fredda al karkadè per un break raffinato e rinfrescante.


Ingredienti

  • 150 gr di farina ai 5 cereali
  • 100 ml di acqua gasata fredda
  • 30 ml di olio di mais
  • 1 cucchiaio raso di zucchero di canna
  • Fichi freschi
  • 1 vasetto di marmellata di prugne gialle home-made


Preparazione


1.
In una ciotola capiente, mescolate la farina con lo zucchero di canna. Versate a filo l’acqua gasata, mescolando con una spatola. Aggiungete l’olio di mais e lavorate l’impasto fino a ottenere un panetto compatto. Avvolgetelo nella pellicola alimentare e lasciatelo riposare in frigorifero per 30 minuti.

 

2. Stendete l’impasto tra due fogli di carta forno, rimuovete quello superiore e trasferite la sfoglia in una teglia da crostata.

Bucherellate la base con una forchetta e spalmate uniformemente la marmellata di prugne.

 

3. Lavate i fichi senza sbucciarli, tagliateli a metà e disponeteli sulla crostata, coprendola interamente. Ripiegate i bordi verso l’interno per un effetto rustico. Cuocete in forno preriscaldato a 180-200°C per 30-40 minuti, finché i bordi saranno dorati.

 

4. Una volta sfornata, lasciatela raffreddare completamente prima di trasferirla su un vassoio. Servitela a temperatura ambiente o leggermente fresca di frigorifero, avendo cura di tirarla fuori cinque minuti prima di gustarla. Un dolce genuino, fragrante e ricco di sapore, perfetto per ogni occasione!

 

 

Tips & Abbinamenti

Vi proponiamo due liquori artigianali per accompagnare la crostata matta, a fine dei vostri pasti estivi.

 

Nocino

Il suo gusto intenso e speziato, con note di noce, cannella e chiodi di garofano, si sposa perfettamente con la dolcezza dei fichi e la leggera acidità della marmellata di prugne. Servitelo freddo per contrastare le temperature.

 

Amaro ai fichi e spezie

Un amaro artigianale a base di fichi, magari arricchito con anice stellato, vaniglia e scorze di agrumi, crea un perfetto gioco di richiami con il sapore del dolce. Servitelo con ghiaccio e godetevi il momento.