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Seppioline e Fagioli in Umido
Seppioline e Fagioli in Umido

La seppia appartiene alla stessa famiglia di polpi e calamari.

È un mollusco cefalopode, dotato solo di testa e piedi, e possiede notevoli capacità mimetiche che le consentono di cambiare colore in brevissimo tempo. Le sue dimensioni vanno dai 4 cm della seppiola fino ai 120 cm della seppia comune.

All’interno del suo corpo è racchiusa una conchiglia detta “osso di seppia”, che le consente di galleggiare perché pieno di bollicine di gas che lo rendono leggero dell’acqua. La seppia si difende dagli attacchi dei predatori espellendo inchiostro dalla sacca all’interno del suo corpo.

È diffusa in tutti i mari e gli oceani del globo e vive sui fondali costieri melmosi o sabbiosi. Nel Mar Adriatico vi sono due distinte popolazioni di seppie: una si riproduce in primavera, l’altra in autunno.

Le sue caratteristiche nutrizionali sono molto simili a quelle dei cosiddetti “pesci magri”: è ricca di vitamina A, B1, D e di sali minerali quali il fosforo, il potassio, il calcio e proteine

 

È inoltre ricca di fibre e quasi priva di grassi, il che la rende particolarmente indicata nelle diete ipocaloriche.

 

La ricetta di oggi è un piatto di mare unico e ricco, dove le seppioline vengono cotte in una saporita salsa di pomodoro e arricchite dalle proprietà nutrizionali dei fagioli.

 

Ingredienti



  • 500 g di seppioline nostrane
  • 400 g di fagioli corona in scatola
  • 400 g di pomodori ramati
  • 1/2 bicchiere di vino bianco
  • 1 cipolla bianca piccola
  • 1 carota piccola
  • 2 gambi di sedano
  • 1 spicchio d'aglio
  • 1 mazzetto di prezzemolo
  • 1 cucchiaino di paprika forte
  • Olio extravergine d'oliva q.b.
  • Sale q.b.



Preparazione

  • Pulite e lavatela carota, la cipolla e il sedano, quindi tritateli finemente in un mixer.
  • Lavate i pomodori, pelateli, privateli dai semi e tagliateli a cubetti.
  • Pulite e lavate accuratamente le seppioline.
  • In una casseruola, scaldate 4 cucchiai di olio extravergine d'oliva e fate dorare il trito di cipolla, carota e sedano per qualche minuto.
  • Unite le seppioline e fatele rosolare per circa 2 minuti, poi sfumate con il vino bianco a fuoco vivo.
  • Aggiungete i cubetti di pomodoro, la paprika e il sale, quindi lasciate cuocere dolcemente per 20 minuti a fuoco moderato.
  • Sciacquate bene i fagioli sotto acqua corrente per eliminare i liquidi di conservazione e uniteli alla salsa in cottura. Lasciate cuocere per altri 10 minuti.
  • Nel frattempo, lavate e asciugate bene il prezzemolo, tritatelo finemente insieme allo spicchio d'aglio.
  • Cinque minuti prima del termine della cottura, unite il trito di prezzemolo e aglio alle seppioline, mescolate bene per amalgamare i sapori e lasciate riposare a fuoco spento per 5 minuti.

 

 

Tips & Servizio

 

Servite le seppioline e fagioli in umido ben caldi, accompagnandole con crostini di pane tostato o una fetta di pane casereccio per assaporare al meglio il sughetto ricco e saporito.

 

Tips& Abbinamenti

 

L'accompagnamento perfetto per questo piatto di mare è un Vermentino di Sardegna DOC o un Falanghina del Sannio DOC. Se preferite il rosso, consigliamo di orientarvi si un tipo poco strutturato, come il Pinot Nero.

 

Foglie di Ravanello: come riutilizzarle?
Foglie di Ravanello: come riutilizzarle?

La stagione del ravanello è iniziata, lo vediamo sempre più spesso, protagonista di piatti primaverili come insalate di verdure o di pasta.

 

Apprezzati per le loro proprietà benefiche, i ravanelli sono poveri di calorie e ricchi di vitamine C, B, ferro e zolfo. Aiutano a bilanciare il pH della pelle e a purificare il sangue. Grazie alle vitamine e all’acido folico, hanno anche il potere di alleviare tosse e stress, contribuendo al benessere generale dell’organismo.

 

E se finora avete buttato via le foglie di quest’ortaggio color corallo, sappiate che non avete fatto bene. Del ravanello, infatti, non si butta via nulla!

Le sue foglie, dal sapore leggermente piccante che si attenua durante la cottura, possono essere consumate sia crude, per arricchire una fresca insalata mista, sia cotte, per preparare un pesto gustoso da spalmare su crostini e bruschette o da usare come condimento per la pasta e secondi piatti (frittate, zuppe, persino nelle crocchette di patate!).

 

Mettiamoci il grembiule e vediamo come prepararlo!

 

 

Ingredienti

 

  • 60 g ravanelli, utilizzate solo le foglie
  • 60 g olio extravergine d’oliva
  • 1 spicchio d’aglio
  • 40 g mandorle (o noci, pinoli, anacardi)
  • 1 pizzico sale
  • 40 g Parmigiano Reggiano

 

 

Preparazione

1.  Staccate le foglie dai ravanelli (eliminando quelle danneggiate o ingiallite) e lavatele sotto l’acqua corrente. Asciugatele bene.

 

2.  Nel bicchiere di un frullatore a immersione, mettete lo spicchio d’aglio sbucciato, le mandorle e le foglie di ravanello. Aggiungete un pizzico di sale e un giro d’olio extravergine d’oliva.

Frullate fino a ottenere una crema dalla consistenza desiderata, aggiungendo altro olio se necessario.

 

3.  Trasferite il pesto in una ciotola e unite il Parmigiano grattugiato, mescolando bene.

Coprite con un coperchio e conservate in frigorifero fino al momento di utilizzarlo.

Essendo un prodotto fresco e privo di conservanti, vi consigliamo di consumarlo entro 4-5 giorni.

 

 

Sperimentare in cucina significa anche scoprire nuovi modi per ridurre gli sprechi e valorizzare ogni ingrediente. Il ravanello, con le sue proprietà benefiche e la sua versatilità, ci ricorda quanto sia importante adottare un approccio più sostenibile e creativo nell’alimentazione.

 

 

Buon ravanello!

Sformatini di Spinaci e Patate al Formaggio
Sformatini di Spinaci e Patate al Formaggio

Per portare a tavola un piatto gustoso basta solo un po’ di fantasia e di amore per la cucina.

 

Gli sformatini di spinaci e patate al formaggio sono un piatto goloso e versatile, perfetto per un pranzo leggero o come antipasto raffinato.

La preparazione è semplice e il risultato finale è un piccolo scrigno di bontà che può essere servito caldo o tiepido, arricchito da una crosticina dorata in superficie.

Ideale per chi cerca un piatto sano, ma al contempo gustoso, che può essere anche adattato facilmente alle preferenze individuali con l'uso di diversi tipi di formaggio.

 

Ingredienti per 12 sformatini

 

  • 900 g di patate
  • 400 g di spinaci
  • 2 uova intere grandi
  • 2 cucchiai colmi di farina
  • 12 pezzetti di formaggio a piacere
  • 30 g di parmigiano grattugiato
  • 1 pizzico di noce moscata
  • Maggiorana fresca q.b.
  • Sale e pepe q.b.

 

Preparazione

 

1. Lavate bene le patate, mantenendo la buccia, e lessatele in abbondante acqua non salata per circa 35 minuti, o finché non risultano tenere quando infilzate con una forchetta. Una volta cotte, scolatele e lasciatele raffreddare leggermente.

 

2. Scottate gli spinaci in una pentola capiente con solo l'acqua residua di lavaggio, senza aggiungere ulteriori liquidi. Fate cuocere per 2-3 minuti, giusto il tempo di farli appassire, quindi scolarli bene e strizzarli per eliminare l’eccesso di acqua. Tritarli grossolanamente.

 

3. Sbucciate le patate, trasferitele in una ciotola e schiacciatele con una forchetta o, per un risultato più liscio, utilizzate un passaverdure. Aggiungete gli spinaci tritati, il formaggio grattugiato, un pizzico di sale e pepe, e mescolate bene il tutto fino ad ottenere un composto omogeneo.

A piacere, potete aggiungere anche un uovo per legare meglio gli ingredienti e conferire maggiore morbidezza.

 

4. Preparare i pirottini. Preriscaldate il forno a 190°C. Se i pirottini sono di alluminio, spennellate l’interno con un filo d’olio per evitare che il composto si attacchi durante la cottura.

 

5. Riempite i pirottini con il composto, pressandolo leggermente per farlo aderire bene. Al centro di ogni porzione, inserite un pezzetto di formaggio (ad esempio mozzarella, scamorza o formaggio cremoso a piacere).

Coprite il formaggio con un’altra cucchiaiata di composto e appiattite la superficie con il dorso di un cucchiaio. Spolverate generosamente con parmigiano grattugiato per ottenere una crosticina dorata e saporita.

 

6. Infornate gli sformatini nel forno preriscaldato e cuocere per circa 25-30 minuti, o finché la superficie non sarà ben dorata e croccante. Se si preferisce una doratura più intensa, potete passare gli sformatini sotto il grill per i minuti finali di cottura.

Lasciate raffreddare gli sformatini per qualche minuto prima di sformarli, così da permettergli di rassodarsi e mantenere la forma. Serviteli caldi o tiepidi, accompagnati da una leggera insalata o come antipasto.

 

 

Tips & Abbinamenti

 

Gli sformatini di spinaci e patate al formaggio sono un piatto delicato ma saporito, che si presta ad abbinamenti sia alcolici che analcolici.

Consigliamo, per le versioni alcoliche

  • Un rosato giovane e fresco, come un Chiaretto del Garda, fresco e fruttato
  • Una birra lager chiara: la sua leggerezza e le note erbacee e lievitate si abbineranno bene con gli spinaci e la crosticina dorata degli sformatini.

 

L'alternativa analcolica potrebbe essere

  • Dell'acqua frizzante con Lime e Zenzero, che accompagna il piatto senza sovrastarne i sapori, conferendogli una nota piccante
  • Un tè verde leggero e fresco, magari servito freddo con una fettina di limone, è una bevanda analcolica raffinata e leggera che si abbina bene alla delicatezza degli sformatini di spinaci e patate.

 

Buon appetito!

Sciroppo di Fichi
Sciroppo di Fichi

Grazie al suo alto contenuto energetico, il fico è un frutto ideale da consumare a colazione o a merenda.

Ricco di zuccheri naturali, fibre e sali minerali, tra cui potassio, calcio e magnesio, aiuta a contrastare la stanchezza e a migliorare la digestione.


Quando è ben maturo, il fico sprigiona una dolcezza unica che lo rende perfetto anche per sfiziosi aperitivi. Un'idea raffinata, grande classico della tradizione romana, è avvolgerlo in una morbida fetta di prosciutto crudo e accompagnarlo con un pezzetto di focaccia bianca, creando un perfetto equilibrio tra dolce e salato.

 

I fichi secchi, invece, sono una vera miniera di energia: essendo più concentrati rispetto ai frutti freschi, contengono un'elevata quantità di zuccheri e fibre, rendendoli un ottimo snack prima di un'attività sportiva.

Tuttavia, data la loro densità calorica, è bene consumarli con moderazione.

 

Oltre ad essere deliziosi, i fichi secchi sono anche un rimedio naturale contro la tosse. Grazie alle loro proprietà emollienti e lenitive, possono essere utilizzati per preparare uno sciroppo casalingo ideale per alleviare il mal di gola e i sintomi del raffreddore.

 

Con l’articolo di oggi, vi spieghiamo come prepararlo.

 

Ingredienti

 

  • 20 fichi secchi
  • 200 g di miele (dalle notevoli proprietà espettoranti e battericide)
  • 500 ml di acqua

 

 1.Tagliate i fichi secchi a metà e metteteli in una pentola con l'acqua e il miele.

 

2. Portate a ebollizione e lasciate sobbollire a fuoco basso per circa 20 minuti.

 

3. Trascorso il tempo, filtrate il composto con un colino fine e trasferite il liquido ottenuto in una boccetta di vetro.

 

4. Lo sciroppo è pronto! Assumetene un cucchiaio all'occorrenza per alleviare la tosse e il mal di gola.




Tips & Salute

 

Questo rimedio naturale non sostituisce eventuali cure mediche e, data l'alta concentrazione di zuccheri, è bene non eccedere nel consumo.

Conservatelo in frigorifero e consumatelo entro una settimana per garantirne la freschezza e l'efficacia.

Gelati di Pesce
Gelati di Pesce

La ricetta di oggi è pensata per far divertire e sorprendere i più piccoli a tavola.

Infatti, il nostro originale piatto celebra il Pesce d'Aprile, la giornata simbolo degli scherzi, trasformandola in un'idea creativa e gustosa: un "gelato" salato che conquisterà grandi e piccini!

 

Perfetta per un buffet di festa, una cena in piedi o un pranzo originale. Il bello di questi gelati? Non si sciolgono mai!

 

Oltre ad essere divertenti e insoliti, sono anche sani e ricchi di proteine, ideali per un pasto equilibrato.

 

Ingredienti

 

  • 300 g di filetto di merluzzo
  • 1 patata grossa
  • 30 coni di mais (piccoli snack confezionati,
  • disponibili sugli scaffali di patatine e pop corn al supermercato)
  • Sale q.b.

 

Preparazione

 

1. Per la base sbucciate la patata, tagliatela a cubetti e lessatela in acqua bollente per circa 15 minuti, fino a quando sarà morbida. Una volta cotta, trasferitela ancora calda in una ciotola capiente.

Aggiungete il filetto di merluzzo crudo alla patata lessata e frullate tutto con un mixer ad immersione fino ad ottenere un composto omogeneo e cremoso. Regolate di sale a piacere.

 

2. Per la panura prendete i coni di mais e riduceteli in polvere, schiacciandoli con un mattarello o frullandoli grossolanamente.

Incorporate metà della panatura al composto di pesce, amalgamando bene tutti gli ingredienti.

 

3. Assembliamo con le mani leggermente umide, modellando il composto in forma di piccoli gelati.

Inserite al centro di ognuno, alla base, uno stecco di legno, proprio come fossero dei ghiaccioli.

Passate ogni gelato nella restante panatura di coni di mais sbriciolati, assicurandovi di ricoprirli uniformemente.

 

4. Disponeteli su una teglia rivestita di carta forno e cuoceteli in forno preriscaldato a 180°C per 15 minuti, fino a doratura.

 

 

Servite i gelati di pesce con un ketchup fatto in casa, preparato frullando pomodorini freschi con basilico e un pizzico di sale.

 

 

Questa ricetta è un'idea simpatica per coinvolgere i bambini in cucina, stimolando la loro creatività e facendoli divertire con un piatto diverso dal solito.

 

 

Buon divertimento e buon appetito!

 

 

Tips & Curiosità

 

  • Potete arricchire l'impasto con erbe aromatiche come prezzemolo o erba cipollina per un tocco di freschezza.
  • Per una versione più croccante, potete aggiungere un po' di pangrattato al composto.
Saltimbocca di Lonza e Coppa di Parma IGP
Saltimbocca di Lonza e Coppa di Parma IGP

Vi invitiamo a cimentarvi in una rivisitazione dei Saltimbocca alla Romana, piatto noto in tutto il mondo.

 

La ricetta classica prevede l’utilizzo di carne di manzo e prosciutto crudo, che andremo a sostituire, rispettivamente, con carne di lonza e fettine di Coppa di Parma IGP.  


Il nome “coppa” compare per la prima volta nella letteratura del XIX secolo, anche se storicamente, quella di Parma è nota fin dal 1700, oggi tra tra le più famose e rinomate al mondo.

La nebbia e l’alto grado di umidità tipico del territorio parmense, conferiscono a questo salume un sapore unico e inconfondibile: delicato, aromatico e quasi dolce. La tradizione vuole che, per conservarla, occorra avvolgerla in un canovaccio di tela imbevuto di vino bianco.

 

La Coppa IGP utilizzata in questa ricetta è prodotta dalla Cooperativa Agricola Clai (Cooperativa Lavoratori Agricoli Imolesi), un'azienda agroalimentare specializzata nella produzione di salumi. I loro prodotti sono disponibili attraverso vari canali di vendita in tutta Italia e in alcuni paesi esteri.

Clai utilizza esclusivamente carni italiane di puro suino e sale iodato, garantendo prodotti senza glutine e senza derivati del latte.




Ingredienti per 4 persone

 

  • 8 fettine di lonza
  • 8 fette di Coppa IGP Clai
  • 8 foglie di salvia grandi
  • Olio extravergine d’oliva q.b.

 

Preparazione

 

1. Disponete su ciascuna fettina di lonza una fetta di coppa e una foglia di salvia. Fissate il tutto con uno stecchino.

 

2. In una padella antiaderente, scaldate due cucchiai d'olio extravergine d'oliva.

 

3. Adagiate le fettine preparate nella padella con la farcitura rivolta verso l'alto e fatele dorare per circa quattro minuti.

 

4. Giratele e lasciatele cuocere per altri due minuti sul lato opposto.

 

5. Rivoltatele nuovamente e proseguite la cottura per un ulteriore minuto.

 

6. Servite immediatamente e buon appetito!

 

 

Tips & Abbinamenti

 

  • Per accompagnare i nostri Saltimbocca, dovete puntare su un vino bianco minerale e dalla buona acidità, come il Lugana Doc dei territori di Brescia e Verona. Anche un Fiano di Avellino con le sue note fruttate e floreali, si sposa con la lonza e con la Coppa.

 

  • Per chi ama gustare la carne con del vino rosso, consigliamo un Pinot Nero dell'Alto Adige, fine, dal retrogusto fruttato, non sovrasta il sapore della carne. Ottimo, anche il Lambrusco di Sorbara, frizzante e acidulo, sgrassa bene il palato e rende il piatto più vivace.

 

  • Fuori dal mondo del vino, vi proponiamo una Birra Saison, profumata, speziata e leggermente frizzante, o Cocktail Americano, con il suo equilibrio tra dolce, amaro e frizzante.
Anche il Cibo Identifica un Popolo
Anche il Cibo Identifica un Popolo

Il cibo è anche cultura: il semplice fatto che, nelle diverse parti del mondo, esistano abitudini alimentari e pietanze completamente diverse tra loro ne è la prova concreta, oltre ogni teoria socio-culturale.  

 

Ogni cultura segue un proprio codice alimentare, che privilegia alcuni alimenti e ne “vieta” altri. Questo codice, pur non essendo scritto, è influenzato da fattori antropologici, geografici, religiosi, storici e nutrizionali.  Ad esempio, in alcune società, il consumo di determinati alimenti è regolato dall’età o dal genere: in alcuni Paesi il peperoncino è riservato agli adulti, mentre in Asia alcuni cibi considerati “virili”, come il serpente, sono destinati agli uomini. 

 

Il nostro modo di mangiare è parte integrante della nostra identità culturale: “Siamo quel che mangiamo”, diceva Feuerbach.

 

Banalmente, associamo gli italiani alla pasta, i cinesi al riso, i tedeschi alla birra e ai würstel, i francesi alla baguette e alle escargot. Ma all’interno di uno stesso Paese, le tradizioni culinarie variano ulteriormente, creando vere e proprie micro-mappe gastronomiche. In Francia, ad esempio, l’uso delle materie grasse riflette una distinzione regionale: il burro caratterizza il Nord, mentre l’olio d’oliva domina il Sud, a testimonianza di uno stile di vita differente. Anche in Italia il territorio influenza la cucina: il Sud, grazie alla vicinanza al mare, predilige piatti dal gusto mediterraneo, come i frutti di mare tipici di Napoli, Sorrento e della Costiera Amalfitana; al contrario, il Nord, con il suo clima più rigido e le montagne, è la patria di formaggi, carni e salumi.  

 

L’identità culturale legata al cibo emerge con ancora più forza quando ci confrontiamo con tradizioni diverse dalle nostre. Amiamo la pizza e gli spaghetti al pomodoro perché fanno parte della nostra infanzia, e per questo l’idea di mangiare insetti fritti o serpenti – comuni in alcune cucine asiatiche – ci appare insolita.

Lo stesso vale per la colazione: per noi è normale iniziare la giornata con qualcosa di dolce, mentre in altri Paesi il bacon e le uova sono la regola. Queste abitudini non sono innate, ma apprese e trasmesse di generazione in generazione  

 

Tuttavia, è proprio la diversità a rendere il mondo affascinante. Scoprire realtà differenti, anche attraverso il cibo, ci permette di conoscere meglio la storia, le tradizioni e l’identità di una comunità.

 

Viaggiare non è solo spostarsi fisicamente, ma anche aprire la mente, accogliere il nuovo e arricchirsi culturalmente. Il cibo, in questo senso, diventa un ponte tra le culture, un’esperienza che va oltre il semplice nutrimento e diventa scoperta, condivisione e crescita.

Cecatelli Ai Profumi dell’Orto
Cecatelli Ai Profumi dell’Orto

Celebriamo l’imminente arrivo della Primavera con un omaggio ai profumi e ai sapori della terra.

Oggi, infatti, vi proponiamo una ricetta leggera e gustosa, perfetta per valorizzare la pasta artigianale e i prodotti di stagione: i Cecatelli con verdure primaverili.

 

Abbiamo selezionato i cecatelli della Cooperativa Palazzo Piccolo, che rappresentano un autentico legame con il territorio.

Farine pregiate e un processo produttivo che rispetta le tradizioni locali. La cooperativa si trova ai margini dei Monti Dauni meridionali, nella provincia di Foggia, un’area dal forte carattere agricolo, dove la coltivazione biologica è una scelta di identità e qualità.

 

Ingredienti

 

  • 300 g di cecatelli Cooperativa Palazzo Piccolo
  • 3 zucchine piccole
  • 6 pomodorini
  • 150 g di asparagi
  • ½ carota
  • 20 baccelli di fave
  • 1 scalogno
  • Salvia q.b.
  • Basilico q.b.
  • Olio extra vergine di oliva
  • Sale q.b.
  • Pepe q.b.
  • Parmigiano Reggiano

 

 

Preparazione

 

1. In una padella capiente, scaldate un filo generoso di olio extra vergine di oliva e fate appassire lo scalogno finemente tritato insieme alla carota tagliata a piccoli dadini. Cuocete a fuoco dolce per un paio di minuti fino ad ottenere un soffritto profumato.

 

2. Aggiungete le zucchine a cubetti, gli asparagi tagliati a tocchetti, i baccelli delle fave e i pomodorini tagliati a metà. Mescolate bene e lasciate cuocere a fuoco medio per circa 8-10 minuti con un coperchio leggermente sollevato. Regolate di sale e pepe secondo il vostro gusto.

 

3. Nel frattempo, portate a ebollizione una pentola con abbondante acqua salata e cuocete i cecatelli fino a quando saranno al dente.

Scolate la pasta e unitela direttamente nella padella con le verdure. Saltate il tutto per un minuto a fiamma vivace per amalgamare i sapori.

 

4. Spegnete il fuoco, lasciate riposare il piatto per un paio di minuti e servite guarnendo con foglie di basilico e salvia fresca. Completate con una generosa spolverata di Parmigiano Reggiano grattugiato.

 

5. Nel frattempo, portate a ebollizione una pentola con abbondante acqua salata e cuocete i cecatelli fino a quando saranno al dente.

Scolate la pasta e unitela direttamente nella padella con le verdure. Saltate il tutto per un minuto a fiamma vivace per amalgamare i sapori.

 

6. Spegnete il fuoco, lasciate riposare il piatto per un paio di minuti e servite guarnendo con foglie di basilico e salvia fresca. Completate con una generosa spolverata di Parmigiano Reggiano grattugiato.

 

Questo piatto è un vero inno alla primavera, leggero ma ricco di sapore, perfetto per un pranzo all’aperto o una cena tra amici.

 

 

Tips & Abbinamenti

 

Per accompagnare al meglio i Cecatelli con verdure primaverili, vi suggeriamo due vini che ne esalteranno i sapori:

  • Una Falanghina del Sannio DOC, fresco e fruttato, con note floreali e agrumate che si sposano perfettamente con la dolcezza delle verdure.
  • Un Cerasuolo d’Abruzzo DOC, un rosato dal carattere vivace e leggermente tannico, ideale per bilanciare la sapidità del Parmigiano e l’aromaticità delle erbe fresche.

 

 

Buon appetito e felice primavera!

Szarlotka - Torta di mele polacca
Szarlotka - Torta di mele polacca

La torta di mele è sicuramente il dolce più internazionale e amato: il suo profumo conquista già durante la cottura. Se poi ne assapori una fetta, ti senti subito a casa, circondato dagli affetti.

 

La Szarlotka è la versione polacca della torta di mele. Si presenta come una sbriciolata e può essere gustata da sola o accompagnata con panna montata. Per sentirci davvero in Polonia, possiamo servirla con un bicchiere di kompot, tipica bevanda polacca fatta di frutta e spezie.

 

Ingredienti

Per la base:

  • 220 g di farina 00
  • 110 g di zucchero a velo
  • 100 g di burro
  • 1 uovo intero, 1 tuorlo
  • 2 cucchiai di panna acida o yogurt al naturale
  • 4 grammi di lievito per dolci
  • mezza bustina di vanillina

 

Per il ripieno:

  • 6 mele varietà renette
  • 50 g di zucchero
  • cannella in polvere q.b.
  • succo di limone
  • un cucchiaio d’acqua
  • pangrattato q.b.

 

Per la copertura:

  • 60 grammi di farina 00
  • 60 grammi di burro
  • 50 grammi di zucchero a velo
  • un cucchiaino di vanillina
  • mezzo cucchiaino di lievito per dolci

 

 

Preparazione

1. Preparate la copertura: mescolate la farina con mezzo cucchiaino di lievito e la vanillina. Aggiungete il burro e lo zucchero, quindi impastate velocemente fino ad ottenere un composto omogeneo. Dividetelo in due parti e modellate due filoncini. Quindi, riponeteli nel freezer fino a rassodare.

 

2. Preparate la base: in una ciotola e aiutandovi con un mixer, mescolate la farina con il lievito e la vanillina. Aggiungete il burro freddo tagliato a pezzetti e unite le uova, la panna acida e lo zucchero. Amalgamate bene il tutto fino ad ottenere un composto omogeneo. Spolverate la spianatoia con della farina, trasferitevi l'impasto e lavoratelo fino a formare una palla morbida. Al termine, coprite l’impasto con un canovaccio e riponetelo in frigorifero.

 

3. Preparate il ripieno: sbucciate le mele, dividetele in quattro e tagliate ogni spicchio a pezzetti. Irrorateli con poco succo di limone per evitare che anneriscano. Cuoceteli in una padella con l’acqua, lo zucchero e la cannella per circa 10 minuti finché si ammorbidiranno senza disfarsi. Lasciate raffreddare completamente.

 

4. Assemblate la torta: infarinate un foglio di carta forno e stendete la pasta frolla per creare la base, conservandone una parte per il bordo. Foderate una tortiera a cerniera da 24 cm di diametro con l’impasto della base, creando un bordo non troppo alto ai lati. Spolverate il fondo della base con un po' di pangrattato e distribuitevi sopra le mele cotte, in maniera uniforme. Una volta completato il ripieno di frutta, grattugiate grossolanamente i filoncini di impasto surgelati utilizzando i fori grandi della grattugia, distribuendo i trucioli sopra il ripieno di mele fino a coprirlo completamente.

 

Infornate, infine, la torta a forno preriscaldato a 160°C e cuocete per 20 minuti. Alzate, quindi, la temperatura a 180°C e proseguite la cottura per altri 15 minuti circa, fino ad ottenere una superficie dorata.

 

 

Ed ora, godetevi i sapori di questa torta che sa di "casa".