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Insalata di Pomodori e Cipolla Rossa di Tropea IGP
Insalata di Pomodori e Cipolla Rossa di Tropea IGP

Le insalate, o insalatone, appresentano un’icona della cucina mediterranea, perfette in ogni stagione e ricche di nutrienti fondamentali per la nostra salute. Semplici, colorate e versatili, sono un piatto che unisce gusto e benessere in un’unica preparazione.

 

La ricetta che proponiamo oggi celebra la semplicità e l’italianità, utilizzando ingredienti simbolo del patrimonio agroalimentare del Sud Italia.

 

Protagonisti di questa insalata sono tre eccellenze italiane: il pomodoro Piccadilly, la cipolla di Tropea IGP e il basilico fresco, arricchiti dal profumo dell’origano e dal tocco genuino dell’olio extravergine d’oliva.

 

 

POMODORO PICCADILLY

Il pomodoro Piccadilly è un tesoro dell’orticoltura campana, discendente dell’antico pomodoro “Vesuviano”. I suoi grappoli, composti da 15-20 frutti ovali, si distinguono per il sapore dolce e intenso. Perfetto per salse, insalate e piatti freddi, questo pomodoro è ricco di vitamine (A, C ed E) e sali minerali, vanta proprietà antiossidanti e antitumorali.

La presenza del licopene, un potente antiossidante naturale, lo rende un alleato nella prevenzione di molte malattie degenerative.

 

 

CIPOLLA DI TROPEA IGP

Iconica per il suo color porpora brillante e il sapore dolce, la Cipolla di Tropea IGP è un ingrediente immancabile nelle ricette tradizionali del Sud Italia.

Oltre a impreziosire l’insalata con il suo gusto unico, questa cipolla è un concentrato di salute: è diuretica, antinfiammatoria, antibatterica e stimola il sistema immunitario.

Ricca di composti solforati e antiossidanti, contribuisce alla riduzione dell’infiammazione e al controllo del colesterolo.

 

 

BASILICO & ORIGANO

A dare un tocco aromatico e inconfondibile alla nostra insalata sono il basilico e l’origano, due erbe che racchiudono un mondo di proprietà benefiche. Il basilico, ricco di vitamine (A, C, K) e sali minerali, ha un’azione digestiva e antinfiammatoria.

L’origano, invece è calmante, vitaminico e vanta proprietà antimicrobiche.

 

 

LA RICETTA

 

Ingredienti (per 4 persone)

 

  • 300 g di pomodori Piccadilly
  • 1 cipolla rossa di Tropea IGP
  • 1 rametto di foglie di basilico
  • Origano q.b.
  • Olio extravergine d’oliva q.b.
  • Sale fino q.b.

 

Preparazione

 

    • Mondate e lavate i pomodori, la cipolla ed il basilico sotto acqua corrente.

 

    • Tagliate i pomodori a spicchi e la cipolla a fettine sottili. Per un gusto più delicato, potete immergere le fettine di cipolla in acqua fredda per qualche minuto prima di aggiungerle all’insalata. n una ciotola capiente, unite i pomodori e la cipolla.

 

    • Aggiungete le foglie di basilico spezzettandole delicatamente con le mani per preservarne l’aroma. Completate con una generosa manciata di origano.

 

    • Condite l’insalata con olio extravergine d’oliva e un pizzico di sale. Mescolate delicatamente per amalgamare i sapori, lasciando riposare l’insalata per qualche minuto prima di servirla.

 

 

 

Che sia estate o inverno, portare in tavola questa insalata significa prendersi cura di sé stessi e celebrare le eccellenze agroalimentari italiane.

 

Un piatto che racchiude il sole, i profumi e la tradizione del Mediterraneo, ricordandoci quanto sia importante nutrire il corpo e l’anima con cibi di qualità.

La Dieta del Cavolo Cappuccio - Proprietà & Ricette
La Dieta del Cavolo Cappuccio - Proprietà & Ricette

È risaputo che un’alimentazione corretta e bilanciata è lo strumento più efficace nel controllo del peso corporeo e nel mantenimento di uno stato di salute ottimale.

 

Nutrizionisti e dietologi raccomandano il consumo di almeno due porzioni di verdura al giorno, scegliendo prodotti di stagione.

In questo modo, non solo si soddisfa il fabbisogno del nostro organismo di vitamine e minerali essenziali, ma si riducono anche i costi, evitando di acquistare prodotti fuori stagione, spesso importati da altre regioni d'Italia o del mondo, con un impatto ambientale e economico positivo.

 

Oggi parliamo del cavolo cappuccio, un ortaggio dalle straordinarie proprietà nutrizionali e dal sapore delicato, che si distingue per la sua versatilità in cucina.

 

Si tratta forse della varietà più comune e facilmente reperibile, disponibile in due varianti principali:

 

  • Il cavolo cappuccio bianco, caratterizzato da un sapore più deciso e una consistenza croccante.
  • Il cavolo cappuccio rosso (o viola), dal gusto più delicato e ricco di antiossidanti, che conferiscono il suo tipico colore vivace.

 

 

Ma Quanti tipi di cavoli esistono?

Il mondo dei cavoli è estremamente variegato e comprende diverse varietà, ciascuna con caratteristiche specifiche e sapori unici. Tra le più conosciute il cavolo verza, il cavolfiore, il broccolo romanesco e quello toscano, tutte verdure ricche di nutrienti e adatte a molteplici preparazioni culinarie.

 

Proprietà e benefici

 

Il cavolo cappuccio è un alimento ipocalorico e ricco d'acqua (oltre il 90% del suo peso), rendendolo perfetto per chi segue una dieta ipocalorica. È ricco di fibre e fonte di Vitamina C e precursori della vitamina A.

Favorisce, quindi, la digestione, supporta il sistema immunitario e, grazie ai suoi minerali essenziali, come potassio, calcio e fosforo, contribuisce al benessere delle ossa e del sistema cardiovascolare.

 

È un ingrediente drenante e depurativo, e ancor più importante è ricco di proprietà antitumorali, con particolare efficacia nella prevenzione del tumore al colon grazie alla presenza di composti antiossidanti.

 

Versatile e gustoso, il cavolo cappuccio si presta a molteplici preparazioni culinarie, adattandosi sia a piatti freddi che caldi.

 

 

Ecco alcune idee per utilizzarlo al meglio

 

  • Crudo, tagliato finemente a julienne e condito con olio d'oliva, sale, limone e qualche filetto di acciuga o pesce azzurro sott'olio.

 

  • Come contorno, saltato in padella con olio extravergine d'oliva, aglio e peperoncino, per un piatto semplice ma gustoso.

 

  • Per la preparazione dei crauti, fermentati con sale e spezie, un piatto tipico della tradizione germanica perfetto per accompagnare carni saporite.

 

  • Nelle torte salate, aggiunto a impasti rustici con formaggi e spezie.

 

  • Nelle zuppe e minestre, magari arricchito con pancetta croccante per un tocco di sapore in più.

 

  • Il cavolo rosso, ideale per vellutate dal colore accattivante o per piatti dolci come il cavolo rosso stufato con mele e spezie, perfetto come accompagnamento ai secondi piatti.

 

 

Insomma, il cavolo cappuccio non è solo un ortaggio economico e nutriente, ma anche un ingrediente straordinario per arricchire la nostra dieta con gusto e creatività.

Pelle Liscia Come una Pesca
Pelle Liscia Come una Pesca

Nella cultura cinese, il dio della longevità, Shou Xing, è spesso rappresentato cone in mano una pesca dorata, un frutto che, secondo una leggenda antica, maturerebbe solo ogni 3000 anni.

In Cina, il pesco è da sempre considerato l’albero dell’immortalità, e il suo frutto è diventato un potente simbolo di buon auspicio, ricchezza e longevità.


La pesca ha un’antica storia di diffusione: originaria della Cina, giunse in Persia e, da lì, raggiunse l’Europa. Secondo alcune fonti, arrivò a Roma già nel I secolo a.C., mentre si diffuse nell’intero Mediterraneo grazie ad Alessandro Magno. Curiosamente, il nome “pesca” deriva proprio dal termine “Persia”, terra da cui questo frutto veniva inizialmente importato. Ancora oggi, in molti dialetti italiani troviamo tracce di questa origine etimologica: ad esempio, il termine persica in romanesco o persiga in genovese.

 

Frutto estivo per eccellenza, la pesca, in natura, si distingue per le numerose varietà, dono della biodiversità dell’area mediterranea. Ciascun tipo si distingue per forma, consistenza, colore e sapore.

  • Nettarina o pesca noce, dalla polpa bianca o gialla, con pelle liscia e tendente al rosso. In Emilia-Romagna questa varietà è oggi certificata come Nettarina di Romagna IGP (indicazione geografica protetta.

 

  • Merendella: pelle liscia, di un colore tra il bianco e il verde, è un frutto nato dall’unione tra la pesca e la mela. È un varietà pregiata, coltivata solo in Calabria.

 

  • La percoca, con polpa gialla attaccata al nocciolo e pelle gialla, a tratti striata di rosso o verde. È riconosciuta come PAT (prodotto alimentare tradizionale) in Campania e in Puglia. Viene spesso consumata immersa nel vino rosso.

 

  • La pesca gialla, con polpa carnosa e pelle vellutata.

 

  • La pesca bianca, con polpa bianca e presenza di filamenti, pelle rossastra. È una tipologia tardiva.

 

  • Saturnina o pesca tabacchiera: dalla forma schiacciata e dal sapore deciso, viene coltivata alle pendici dell’Etna. Grazia alla sua spiccata dolcezza, viene utilizzate per preparare granite e gelati.

 

  • La pesca di Bivona o Montagnola, con polpa bianca e pelle giallo-verde-bianca, è una particolare varietà prodotta a Bivona, in provincia di Agrigento. Da poco, è entrata nelle cultivar certificati come Bivona IGP (indicazione geografica protetta).

 

Oltre alla sua irresistibile consistenza e ad un gusto squisito, le pesche vantano straordinarie proprietà benefiche. Sono frutti ipocalorici ma ricchi di vitamine (A, B1, B2, C, K, E, PP) e minerali come fosforo, magnesio, manganese, zolfo, potassio e ferro, che contribuiscono al benessere generale del nostro organismo.

Si utilizza anche nella cosmesi naturale sotto forma di maschere per il viso, come shampoo o bagnoschiuma, grazie alle sue proprietà emollienti e nutrienti

 

Oggi, vi proponiamo di cimentarvi nella produzione di maschere per il viso fai da te. Lasciamo il grembiule in cucina e dedichiamoci alla nostra pelle per renderla liscia come una pesca.


Maschera nutriente per il viso

 

Ingredienti

  • 1 pesca matura
  • 1 cucchino di olio extravergine d’oliva

Pelate una pesca matura e riducete la polpa in crema aiutandovi con una forchetta o un frullatore.

Mettete il composto in un piattino e aggiungete un cucchiaio d’olio extravergine d’oliva. Mescolate fino a ottenere un composto omogeneo.

Applicate sul viso pulito, distribuendo il prodotto con cura. Lasciate in posa per 15-20 minuti, quindi risciacquate con acqua tiepida.  

Questa maschera, semplice e veloce da preparare, lascerà la vostra pelle vellutata, nutrita e luminosa.  

 


Maschera riequilibrante per capelli grassi

 

Ingredienti

  • 2 pesche
  • 1 cucchiaio di argilla verde (o 1 cucchiaio di yogurt bianco)
  • Succo di ½ limone

 

Pelate le pesche e schiacciate la polpa in un piattino.

Aggiungete il succo di mezzo limone e un cucchiaio di argilla verde (o yogurt) e mescolate fino a ottenere una pasta uniforme.

Applicate sui capelli umidi prima dello shampoo, distribuendo il prodotto sul cuoio capelluto e sulle lunghezze. Lasciate in posa per 20-30 minuti.

Dopo lo shampoo, noterete subito un cuoio capelluto rinvigorito e liscio come la seta.

 


Con queste ricette, la pesca si conferma non solo un frutto delizioso ma anche un alleato prezioso per la nostra bellezza e salute.

Breve Guida alle Spezie per Dolci
Breve Guida alle Spezie per Dolci

 

Quando pensiamo alle spezie immaginiamo prodotti vegetali dai sentori esotici, provenienti da terre lontane.

 

Aromatiche, dolci o piccanti, le spezie trovano ampio impiego in molte preparazioni culinarie: insaccati, arrosti, panificati, cocktail, piatti a base di carne e pesce. Ma oltre ad arricchire i sapori dei piatti salati, sono anche protagoniste straordinarie nella creazione di dolci.

Tra le spezie più utilizzate in pasticceria spiccano la vaniglia, presente nella classica crema Chantilly, e la noce moscata, capace di conferire a torte e biscotti un inconfondibile retrogusto fragrante e dolce-piccante.

 

Di seguito, la nostra breve guida alle spezie più comuni in pasticceria, per scegliere quella che meglio si adatta ai propri gusti.

 

Per ispirarvi nella creazione di dolci e aiutare il vostro corpo con rimedi naturali.

 

ANICE

Dal sapore dolce, simile ai semi di finocchio, l'anice si distingue per un lieve retrogusto di menta e liquirizia. Perfetto per preparare le intramontabili ciambelline al vino, è noto per le sue proprietà digestive e per alleviare dolori gastrointestinali.

 

ANICE STELLATO

Con un sapore dolce e leggermente piccante, l’anice stellato offre sentori di liquirizia particolarmente intensi. È ideale per torte a base di agrumi e, se abbinato alla cannella, crea un connubio perfetto. I suoi oli essenziali favoriscono la respirazione e rilassano i muscoli dell’apparato digerente.

 

CANNELLA

Dal gusto forte, caldo e legnoso, la cannella è una spezia iconica in pasticceria. Perfetta per torte, biscotti e persino da spolverare sul cappuccino, è ricca di antiossidanti e contribuisce a combattere stress ossidativo e infiammazioni.

 

CARDAMOMO

Con un aroma intenso e avvolgente, che richiama note di limone, il cardamomo si sposa magnificamente con cioccolato e caffè. Perfetto per sfoglie calde e dolci speziati, offre proprietà antisettiche, digestive e un effetto cardioprotettivo, aiutando a ridurre il colesterolo.

 

CARVI

Chiamato anche "cumino selvatico", il carvi ha un sapore dolciastro con note di anice e limone. Ottimo con miele e caramello, arricchisce dessert a base di frutta e panificati. È noto per le sue proprietà digestive, antistaminiche e per la capacità di abbassare il colesterolo.

 

CHIODI DI GAROFANO

Con un sapore intenso e pungente, i chiodi di garofano sono ideali per dolci invernali come torte di mele, pere e uvetta. Hanno proprietà antinfiammatorie e sono utili per alleviare dolori muscolari e reumatismi.

 

CORIANDOLO

Dolce e fresco, con un tocco agrumato, il coriandolo si abbina a una vasta gamma di ingredienti in pasticceria, dalla frutta fresca a quella secca. È un rimedio naturale contro coliche addominali, gonfiore e difficoltà digestive

 

MACIS

Con un gusto delicato e penetrante, simile alla noce moscata, il macis è perfetto per aromatizzare bevande calde come tè e cioccolata. Estratto dall’arillo del frutto della Myristica fragrans -lo stesso della noce moscata -, si consiglia di acquistarlo intero e macinarlo al momento. Ha proprietà antinfiammatorie e agisce positivamente sul sistema nervoso, alleviando ansia, stress e depressione. Il macis contribuisce, inoltre, a liberare le vie respiratorie.

 

TAMARINDO

Dal sapore acidulo e agrumato, il tamarindo sorprende con una dolcezza unica. Perfetto per dolci al cucchiaio come mousse, semifreddi e tiramisù, è noto per le sue proprietà lassative e digestive, oltre a favorire la salute del fegato e della cistifellea.

 

ZENZERO

Una radice dal sapore Questa radice dal sapore deciso e piccante, con un delicato retrogusto di limone, si abbina perfettamente a ingredienti come arancia, lime e miele. Ideale per biscotti e dolci speziati, lo zenzero è un potente antimicrobico e antinfiammatorio, utile per combattere dolori addominali, mal di testa e sintomi influenzali.

 

Gelato Day - 4 Ricette da Fare in Casa
Gelato Day - 4 Ricette da Fare in Casa

Giunge alla sua dodicesima edizione la Giornata Europea del Gelato Artigianale, l’unica che il Parlamento Europeo abbia finora dedicato ad un alimento.

Questo evento, che si celebra il 24 Marzo e che coinvolge tutti i Paesi europei, è arricchito da iniziative, incontri ed eventi pensati per diffondere la cultura del gelato artigianale. Il “Gelato Day” rappresenta un’importante occasione per valorizzare questo prodotto, promuovere l’arte dei maestri gelatieri e sostenere la tradizione gastronomica del settore.

 

L’edizione 2024 ha come protagonista il Belgio con il gusto “Gaufre de Liège”, ispirato al celebre dolce locale: un gelato a base neutra aromatizzato con vaniglia e cannella, arricchito da una variegatura al burro salato e accompagnato da una cialda di gaufre di Liegi.

 

Per festeggiare insieme, vi proponiamo quattro ricette sane e genuine, da preparare con o senza gelatiera. Ricordate: scegliete ingredienti di alta qualità e limitate l’uso dello zucchero. 

 

CON LA GELATIERA

 

Gelato al fiordilatte

 

Ingredienti

 

  • 612 g latte intero
  • 165 g panna liquida
  • 140 g zucchero
  • 40 g destrosio
  • 40 g latte magro in polvere
  • 3 g farina di semi di carrube

 

Procedimento

1. In un pentolino, unite destrosio, latte magro in polvere e farina di semi di carrube setacciata. Aggiungete latte e panna e scaldate fino a 60-70°C, misurando la temperatura con un termometro da cucina.

 

2. Versate il composto ancora caldo nel frullatore e azionatelo 3 volte con la funzione “XL smoothie”.

 

3. Trasferite la miscela in un contenitore, lasciate raffreddare in frigorifero per 5-6 ore, poi mantecatela in gelatiera per 30-40 minuti, secondo il modello.  

 

 

 

Gelato al cioccolato

 

Ingredienti

 

  • 250 g di panna fresca
  • 150 g di latte
  • 150 g di cioccolato fondente
  • 150 g di zucchero
  • 3 tuorli d’uovo
  • essenza di vaniglia

 

Procedimento

1. Sciogliete a fuoco dolce cioccolato, panna e latte in un pentolino dal fondo spesso.

 

2. Montate i tuorli con lo zucchero in una ciotola a parte. Unite il composto di uova e zucchero al pentolino con il cioccolato e mescolate a fiamma bassa fino a sfiorare il punto di ebollizione (in questo modo eviterete che le uova si cuociano).

 

3. Amalgamate tutti gli ingredienti e aggiungete qualche goccia di essenza di vaniglia.

 

4. Lasciate raffreddare, poi trasferite il composto in frigorifero per almeno 4 ore. Infine, mantecate in gelatiera fino a ottenere un gelato cremoso.

 

 

 

SENZA GELATIERA

 

Gelato al gusto frutta



Ingredienti

 

  • 100 frutta a piacere
  • 150 latte
  • 40 g zucchero a velo

 

Procedimento

1. Tagliate la frutta scelta a piccoli pezzi e congelateli.

 

2. Mettete il latte in stampi per il e congelate.

 

3. Una volta congelati, prendete un frullatore a lame grandi e mettetevi dentro la frutta, lo zucchero a velo e il latte, iniziando a frullare a bassa velocità.

 

4. Quando tutto sarà triturato, trasferite il composto in un frullatore a lame piccole, fino a ottenere una consistenza cremosa.

 

 

 

Gelato alla Panna


Per preparare il gusto Panna serve un pochino di rum per evitare che il gelato si cristallizzi.



Ingredienti

 

  • 500 ml di panna fresca
  • 400 ml di latte condensato
  • 2 gocce di essenza di vaniglia
  • 2 cucchiai di rum

 

Procedimento

1. Mescolate in una ciotola il latte condensato freddo di frigo con l’essenza di vaniglia e il rum.

 

2. Montate la panna fredda in una ciotola, poi unite il latte condensato poco alla volta, mescolando delicatamente dal basso verso l’alto.

 

3. Trasferite il composto in una ciotola e lasciate congelare per 6 ore.

 

 

 

Tips & Salute

Per addensare creme o ottenere gelati senza glutine, utilizzate farina o maizena.

 

Il gelato è consigliato per i bambini a partire dai 12 mesi, iniziando con gusti semplici come fiordilatte o frutta, per poi introdurre le creme.

Torta Salata al Porro di Cervere
Torta Salata al Porro di Cervere

Il porro appartiene alla famiglia delle Liliacee, che include piante come l'aglio, la cipolla, l'asparago e il pungitopo, note per le loro numerose proprietà medicinali.

 

Il Porro di Cervere, protagonista della ricetta odierna, è inserito dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali tra i Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT) del Piemonte. Dal 1996, la sua produzione è promossa e valorizzata dal Consorzio per la tutela e valorizzazione del Porro Cervere.

Rispetto ad altre varietà, è più tenero, dolce e digeribile. Si presta a diverse preparazioni culinarie, utilizzando principalmente la parte bianca del fusto.

 

A Cervere, la coltivazione del porro segue metodi tradizionali tramandati di generazione in generazione, che si adattano difficilmente alla meccanizzazione, mantenendo così una forte componente di lavoro manuale che ne limita la produzione su larga scala.

 

Oggi vi proponiamo una torta salata in cui il Porro di Cervere è l'ingrediente principale, esaltato da pochi altri ingredienti semplici.

 

Mettiamoci il grembiule e iniziamo!

 

Ingredienti

 

  • 1 confezione di pasta fillo
  • 6 porri di Cervere (grandi)
  • 250 g di ricotta fresca
  • 3 uova
  • 50 g di formaggio Grana Padano grattugiato
  • Sale q.b.
  • Olio extravergine di oliva q.b.

 

Preparazione

 

1. Pulite accuratamente i porri, eliminando le radici e la parte verde più dura; quindi, con un coltello affilato, tagliateli a rondelle.

 

2. In una padella ampia, versate 3-4 cucchiai di olio e aggiungete i porri.

Mettete la padella sul fuoco a fiamma bassa e fate cuocere per 10 minuti, mescolando di tanto in tanto.

 

3. Nel frattempo, in una ciotola, sbattete le uova, incorporate la ricotta e il formaggio grattugiato, e aggiustate di sale. Quando i porri saranno cotti, lasciateli raffreddare e poi uniteli al composto di uova e formaggio, amalgamando bene.

 

4. Prendete una teglia da 22 cm di diametro, stendete un foglio di pasta fillo e spennellatelo con olio. Sovrapponete un secondo foglio, spennellandolo nuovamente. Versate il composto, livellatelo e copritelo con altri due fogli di pasta fillo, spennellando ciascuno con olio. Ripiegate i bordi eccedenti verso l'interno della teglia.

 

5. Cuocete in forno preriscaldato a 180°C per 35-40 minuti, coprendo la torta con un foglio di alluminio per i primi 20 minuti di cottura. Attendete 10 minuti prima di tagliare e servire la torta.

 

Buon Appetito!

 

 

 

Tips & Salute

Il Porro di Cervere è un ortaggio a basso contenuto calorico, ricco di vitamine, tra cui la vitamina A e la vitamina C, e minerali come il manganese. Contiene numerose molecole antiossidanti e antinfiammatorie, tra cui alcuni polifenoli.

Le fibre presenti nel porro conferiscono proprietà sazianti e favoriscono il benessere gastrointestinale.

Grazie a queste caratteristiche, il porro può contribuire a contrastare l'infiammazione e lo stress ossidativo, riducendo il rischio di malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2 e alcune forme di cancro.

Mele -  5 Idee Per Riutilizzare gli Scarti
Mele - 5 Idee Per Riutilizzare gli Scarti

Avrete, ormai, capito che uno dei nostri impegni principali è quello di ridurre gli sprechi alimentari.

Sprecare meno significa non solo aiutare l'ambiente, ma anche valorizzare le risorse e avere un occhio di riguardo per chi vive in condizioni di difficoltà.

 

Attraverso piccoli consigli e tante idee creative in cucina e per la salute, vogliamo mostrarvi quanto sia importante non scartare alimenti e parti di essi, ma riutilizzarli al meglio.

 

Oggi vi sveliamo come dare nuova vita agli scarti di mela! Come è risaputo, la maggior parte delle proprietà benefiche di frutta e verdura si concentra nella buccia, che spesso finisce inutilmente nel cestino dell'umido.

Le bucce di mela, ad esempio, contengono sostanze protettive per il nostro organismo e sono ricche di fibre. Scegliendo mele biologiche, fresche e non trattate, potrete facilmente riutilizzarle in cucina senza problemi.

 

 

Dalla buccia al torsolo, ecco 5 idee intelligenti per riciclare gli scarti di mela.

 

 

#1 Tisana digestiva

 

Perfetta per le fredde giornate invernali o come digestivo naturale dopo un pasto abbondante, questa tisana profumata e benefica si prepara con:

 

    • Bucce fresche di 2 mele
    • 2 fette di zenzero fresco
    • Un pizzico di cannella
    • Succo di limone

 

Mettete tutti gli ingredienti in mezzo litro d'acqua bollente e lasciate in infusione per 5 minuti. Filtrate, aggiungete qualche goccia di limone e, se desiderate un tocco di dolcezza, un po’ di miele o sciroppo d'acero. Un infuso delizioso e salutare! 

 

 

#2 Bucce di mela disidratate

 

Un’altra idea per ridurre gli sprechi è quella di essiccare le bucce. Potete farlo in forno a bassa temperatura o con un essiccatore. Una volta pronte, conservatele in un barattolo con una stecca di cannella o qualche chiodo di garofano per un tocco aromatico.

Le bucce disidratate sono perfette per decorare dolci, arricchire tisane o essere sgranocchiate come snack croccante e salutare.

 

 

#3 Sorbetto di mela

 

Se amate i dessert freschi e naturali, potete trasformare gli scarti di mela in un goloso sorbetto! Vi serviranno:

    • Bucce e torsoli di 5 mele verdi (preferibilmente Granny Smith)
    • 200 g di zucchero
    • 1 albume
    • 1 limone intero

 

Tagliate le mele eliminando solo picciolo e semi, poi mettete bucce e torsoli in acqua con succo di limone per evitare l'ossidazione. Preparate uno sciroppo con acqua e zucchero, lasciate raffreddare e frullate tutto insieme alle mele. Aggiungete l’albume montato a neve, mescolate e mettete in freezer. Ogni 15 minuti, rimestate energicamente per quattro volte, poi lasciate riposare per almeno 4 ore. Prima di servire, montate con una frusta per ottenere una consistenza perfetta. Se il sorbetto risulta troppo duro, basterà frullarlo nuovamente!

  

 

#4 Addensante naturale per marmellate

 

Sapevate che bucce e torsoli delle mele sono ricchi di pectina, un addensante naturale? Potete sfruttarli per dare corpo alle vostre marmellate fatte in casa! Basta aggiungerli alla preparazione della confettura, rimuovendo solo semi e piccioli. Questo trucco vi permetterà di ottenere una consistenza perfetta senza ricorrere a gelificanti artificiali.

 

 

#5 Salsa alle mele per piatti salati

 

Se amate i contrasti di sapore, provate questa salsa perfetta per accompagnare piatti a base di carne, soprattutto il maiale.

Ingredienti

    • Bucce di mela
    • Scorza di limone
    • Brodo vegetale
    • Scalogno o cipolla
    • Sale e succo di limone

Fate bollire le bucce di mela e la scorza di limone nel brodo vegetale finché il liquido si riduce. In una padella, soffriggete lo scalogno o la cipolla, poi unite il brodo ristretto e frullate fino a ottenere una crema liscia. Regolate di sale e aggiungete un po’ di succo di limone. Questa salsa delicata e leggermente acidula si sposa alla perfezione con arrosti e grigliate!

 

 

 

Con queste 5 idee semplici e creative, ridurre gli sprechi diventa un gesto naturale e gustoso! Provatele e fateci sapere quale preferite!

Buono Come il Pane
Buono Come il Pane

Il pane è un pilastro della nostra alimentazione, alimento antico che ha accompagnato l'umanità fin dalle prime scoperte sulla lievitazione.

Le sue origini risalgono a migliaia di anni fa: inizialmente consumato crudo, poi cotto ma non lievitato (simile al pane azzimo), e infine, intorno al IV secolo a.C., lavorato con la fermentazione, permettendo all'impasto di aumentare di volume.

 

Oggi il termine "pane" racchiude un'ampia varietà di prodotti da forno, differenti per ingredienti, tecniche di lavorazione e cottura, adattandosi alle tradizioni culinarie di ogni regione.

 

Gli Ingredienti del Pane

 

Secondo la normativa alimentare, il pane è il risultato della cottura di un impasto lievitato preparato con farina di grano, acqua e lievito, con o senza sale (L. 580/67 e successive modifiche). Tuttavia, l’arte della panificazione si è evoluta nel tempo, includendo nuove farine e tecniche per rispondere alle esigenze moderne.

 

Farina. La più utilizzata è quella di grano tenero o segale, ma negli ultimi anni hanno guadagnato popolarità le farine di grani antichi e senza glutine, adatte ai celiaci. Anche la farina integrale viene spesso impiegata, purché la sua composizione sia chiaramente indicata. Le farine di frumento e segale sono particolarmente apprezzate per la loro capacità di conferire al pane caratteristiche organolettiche e nutrizionali eccellenti.

 

Acqua. Essenziale per la formazione del glutine, l’acqua influisce sulla consistenza dell’impasto. Contiene sali minerali che migliorano la struttura del pane, rendendolo più elastico e lavorabile. La sua temperatura deve essere tra 21 e 25°C per non ostacolare l’attività dei lieviti.

 

Sale. Oltre ad insaporire il prodotto finito, il sale rafforza la maglia glutinica, rendendo l’impasto più compatto e migliorando la croccantezza della crosta. Inoltre, svolge un’azione antisettica che controlla le fermentazioni indesiderate. In alcune regioni, come in Toscana, il pane è tradizionalmente privo di sale.

 

Lievito. Il cuore della panificazione. Esistono due tipologie principali:

 

  • Lievito di birra (Saccharomyces cerevisiae), usato nell’industria per tempi di lavorazione più rapidi e risultati costanti.
  • Lievito naturale (pasta madre), ottenuto da un impasto lasciato fermentare spontaneamente. Dona al pane un sapore più ricco, maggiore digeribilità e una conservazione più lunga, ma richiede tempi di lavorazione più estesi.

 

 

Dalla Farina al Pane: Il Processo di Panificazione

 

L’impasto è la fase in cui gli ingredienti si uniscono per formare una massa omogenea. Qui avviene la creazione della maglia glutinica: le proteine della farina, gliadina e glutenina, si combinano con l’acqua formando un reticolo elastico. Questo trattiene le bolle di gas prodotte dalla fermentazione, consentendo la crescita dell’impasto. A seconda della ricetta, l’impasto può essere lavorato più volte con periodi di riposo per migliorarne la struttura.  

 

Il Processo di Fermentazione

 

Durante la fermentazione, i lieviti trasformano il glucosio in alcol etilico e anidride carbonica. Questo processo, unito alla fermentazione lattica e acetica, conferisce al pane il suo tipico aroma e la sua struttura soffice. La temperatura ideale per la fermentazione è tra i 23 e i 25°C, con un’umidità relativa dell’80-85%. Un tempo di fermentazione troppo lungo può compromettere la tenuta dell’impasto, mentre una fermentazione ben gestita assicura un pane fragrante e ben sviluppato.  

 

La Cottura

 

Durante la cottura, il pane assume la sua forma definitiva e sviluppa la crosta dorata e croccante. La temperatura del forno varia tra i 200 e i 300°C, e il tempo di cottura dipende dalle dimensioni del pane: dai 15 minuti per i panini ai 60 minuti per le pagnotte più grandi. Il calore trasforma gli amidi e le proteine, creando quella straordinaria combinazione di gusto e consistenza che rende il pane un alimento unico.

 

Nella seguente tabella le trasformazioni che avvengono durante la cottura

 

TEMPERATURA

EVENTI CHE SI VERIFICANO DURANTE LA COTTURA

 

Intensificazione della fermentazione con ulteriore sviluppo di gas e

30°C

aumento di volume del pane; il glutine si ammorbidisce e l'amido

 

si plasticizza

40-45°C

Inattivazione e morte dei microrganismi implicati nel processo di

 

lievitazione (saccaromiceti)

 

L'amido inizia a solidificarsi e le proteine a denaturarsi; i granuli

entro 60°C

di amido sottraggono acqua al glutine, estendendo al massimo il

 

Reticolo

 

Inizia la coagulazione del glutine, pian piano si arresta l'attività

65-80°C

enzimatica, l'alcol e le sostanze aromatiche evaporano e inizia la

 

caramellizzazione di alcuni zuccheri

100°C

L'impasto diventa rigido, l'amido gelatinizza parzialmente, l'acqua

 

evapora e si inizia a formare la crosta

 

A causa della destrinizzazione dell'amido, la crosta inizia ad

120-140°C

assumere un colore giallo chiaro; la stessa crosta si disidrata

 

completamente e si solidifica

140-150°C

Caramellizzazione completa di tutti gli zuccheri e la crosta assume

 

un colore bruno

150-200°C

Formazione di prodotti croccanti aromatici

>200°C

Carbonizzazione

 

 

 

Caratteristiche Nutrizionali

 

Il pane è molto più di un semplice alimento: è una fonte di energia e benessere, ricca di nutrienti essenziali per il nostro organismo.

 

Grazie al suo elevato contenuto di carboidrati complessi (circa 63 g ogni 100 g di prodotto), fornisce un apporto energetico costante, trasformandosi in glucosio, il carburante fondamentale per il cervello e i muscoli.

Un grande vantaggio? Zero colesterolo (a meno che non contenga burro, strutto o altri grassi animali), il che lo rende un alimento adatto anche a chi segue una dieta mirata alla salute cardiovascolare. Inoltre, il suo alto potere saziante aiuta a ridurre l’appetito, contribuendo a un’alimentazione equilibrata.

Per massimizzare i benefici, il pane integrale è la scelta ideale: ricco di fibre e minerali, favorisce il benessere intestinale e regala un senso di sazietà più duraturo.

Dal punto di vista proteico, il pane offre un buon contributo, anche se le sue proteine non contengono tutti gli aminoacidi essenziali.

 

E per quanto riguarda le controindicazioni? In generale, non ce ne sono, ma chi soffre di diabete dovrebbe consumarlo con moderazione, scegliendo tipologie a basso indice glicemico. Per chi ha intolleranza o sensibilità al glutine, invece, esistono ottime alternative a base di farine senza glutine, perfette per non rinunciare al piacere del pane. L’importante è sceglierlo con consapevolezza e abbinarlo a una dieta bilanciata!

 

 

Dalla tradizione dei forni a legna ai metodi moderni di panificazione, questo alimento continua a essere un pilastro della nostra cultura, adattandosi alle nuove esigenze senza mai perdere il suo valore autentico.

Che sia una croccante baguette, un fragrante filone di grano duro o un soffice pane casereccio, il pane rimane un simbolo di convivialità e nutrizione, capace di unire le persone attorno alla tavola, ieri come oggi.

 

 

Articolo della Dott.ssa Monica Martino
Esperimenti in cucina - Una biologa ai fornelli

Cachi -  Il Frutto dai Superpoteri
Cachi - Il Frutto dai Superpoteri

Mangiare cachi fa bene, questo già lo sappiamo. Ma sai davvero perché? Scopriamolo insieme.


Tipici della stagione autunnale, i cachi sono frutti dall’aspetto invitante e dal sapore unico. Ricchi di fibre, conquistano per la loro consistenza morbida e dolce, irresistibile per molti.

 

Ma non è solo il gusto a renderli speciali: i cachi vantano proprietà nutrizionali straordinarie. Contengono una grande varietà di minerali, tra cui il calcio, il fosforo, il magnesio e il potassio, che li rendono alleati preziosi per affrontare al meglio la stagione fredda.  Inoltre, sono una fonte eccellente di vitamine, in particolare la vitamina A e la vitamina C, fondamentali per rafforzare il sistema immunitario e mantenere il corpo in salute.

 

Grazie al loro pH leggermente alcalino, i cachi risultano più digeribili rispetto ad altri tipi di frutta e possono essere consumati a fine pasto anche da chi soffre di reflusso o gastrite.

La loro elevata concentrazione di acqua li rende inoltre perfetti per favorire la diuresi, contribuendo a mantenere il corpo idratato e a eliminare le tossine.

Per beneficiare appieno delle loro proprietà e assaporarne tutta la dolcezza, è fondamentale consumarli quando sono perfettamente maturi, non scartando la parte vicina al picciolo, tenera e succosa.

Come mangiarli

I cachi si prestano a moltissime preparazioni culinarie! Torte e dolci a base di cachi sono senza dubbio un modo delizioso per valorizzare questo frutto, ma le sorprese non finiscono qui. Anche in abbinamento a certe verdure possono rivelarsi una scelta originale e sorprendente.

Un frutto dalle mille proprietà e dai mille utilizzi, ideale per sperimentare in cucina e scoprire nuovi sapori.

 

Non resta che mettersi ai fornelli e lasciarsi ispirare!